Tecniche
Tradizionali

TECNICHE TRADIZIONALI

Esistono diversi tipi di interventi chirurgici per andare a intervenire sulle emorroidi, dovrà essere il chirurgo a scegliere la procedura più adatta rispetto alle caratteristiche anatomiche delle emorroidi e al quadro clinico del paziente.

I due interventi tradizionali sono:

emorroidectomia

L’emorroidectomia secondo Milligan & Morgan che consiste nella loro asportazione, viene eseguito in anestesia locale con iniezione di anestetico nella regione perianale, o anche in sedazione o in anestesia spinale o loco-regionale con iniezione lombare. 

Questa soluzione è quella più diffusa. L’intervento tradizionale prevede in genere una degenza di 24 ore e un decorso post-operatorio piuttosto lungo
(4-6 settimane) e doloroso, poiché le ferite vengono solitamente lasciate aperte o suturate solo parzialmente, quindi diverrà necessaria la somministrazione di analgesici per via endovenosa (nelle prime 12/24 ore) e successivamente
per via orale per 8-10 giorni andando a decrescere.

Sarà necessario seguire scrupolosamente le indicazioni alla dimissione sull’uso di analgesici, lassativi e sulle prescrizioni igieniche di detersione e disinfezione, per evitare complicanze.

emorroidopessia

L’emorroidopessia secondo Longo, si utilizza un particolare strumento chirurgico, ossia con suturatrice meccanica circolare o ‘stapler’, intervento praticato da 10 anni. Questa procedura consente di riposizionare le emorroidi all’interno del canale anale, accorciando il rivestimento mucoso interno al retto, operando una sorta di ‘lifting’. La suturatrice, introdotta per via transanale, asporta un cilindro di mucosa di circa tre-quattro centimetri e contemporaneamente sutura i bordi, applicando una serie di piccole graffette metalliche, il tutto in tempi brevissimi. 

L’ intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia spinale o loco-regionale, iniezione lombare. Viene spesso preferita la prima soluzione, meno invasiva. Il vantaggio di questo metodo consiste nel decorso post-operatorio più semplice e veloce rispetto al primo, con una notevole diminuzione del dolore, con assunzione di farmaci analgesici ma solo per pochi giorni.

La degenza in genere è di 24 ore, la guarigione avviene in tempi rapidi e la ripresa delle normali attività in tempi più brevi rispetto alla chirurgia tradizionale.