Si tratta di uno studio sperimentale ex-vivo, in cui segmenti extrasafenici, prelevati durante un intervento di stripping, sono stati trattati con laser endovenoso 1470 nm e fibre ottiche radiali (ELVeS) o fibre “jacketed”. Queste ultime sono fibre a emissione frontale e presentano una protezione terminale (cappuccio) che ha lo scopo di evitare il contatto della fibra con la parete venosa.
Sono stati testati, per entrambe le fibre, vari livelli di densità di energia, da 20 a 80 Joules/cm, con potenza di 10 Watt.
È stata condotta una analisi istologica ed immunoistochimica dei segmenti trattati.
Si è riscontrata una significativa differenza tra i due tipi di fibre. Con le fibre radiali il danno istologico è stato più omogeneo, non hanno causato né lesioni da contatto né carbonizzazione e hanno danneggiato completamente la parete venosa con una densità di energia di 60 Joules/cm, Viceversa le fibre jacketed hanno mostrato una ablazione asimmetrica con carbonizzazione.
Il danno omogeneo e circonferenziale e l’assenza di lesioni da contatto con carbonizzazione potrebbero spiegare i tassi di ablazione venosa molto alti e l’ottimo decorso post-operatorio della tecnica ELVeS.
Ashpitel HF, Dabbs EB, Salguero FJ, Nemchand JL, La Ragione RM, Whiteley MS.